Nella storia missionaria delle Marche in generale e della diocesi di Fermo in particolare, lo ZAMBIA rappresenta la terra missionaria africana per eccellenza. Dalla chiesa di San Francesco di Fermo, con solenne liturgia di invio, partì il primo gruppo di Missionari Francescani Conventuali nel 1931, guidati da padre Francesco Mazzieri, che fino ad allora era stato parroco in quella parrocchia, gruppo di missionari che hanno fondato la Missione del Copperbelt, la regione più importante dello Zambia per le sue miniere di rame. Qualche anno dopo, lo raggiunse il francescano, fermano anche di nascita, padre Nicola Agazzi che diventerà il secondo vescovo del Copperbelt. Diversi missionari francescani originari della diocesi di Fermo si sono avvicendati in quella missione. Ultimo in ordine di tempo, deceduto nel dicembre 2018, Padre Giuseppe Verdicchio di originario di Mogliano. In questa Missione dei Francescani dello Zambia, hanno svolto un servizio di cinque anni di volontariato internazionale, i coniugi Franco Pignotti e Giusi Mezzalira, famiglia del territorio fermano, che hanno realizzato a Ndola, capitale del Copperbelt, una scuola professionale che ancora oggi forma tanti ragazzi e ragazze zambiane al mondo del lavoro. Dopo la costituzione dell’associazione missionaria Aloe, diversi ragazzi e ragazze dell’associazione hanno condotto una breve esperienza missionaria in una delle realtà di questa missione francescana. Abbiamo intervistato Padre Angeli Paleri, originario di Ancona, uno dei pochi francescani marchigiani oggi ancora presenti nel paese, responsabile del “Saint Bonaventure”, importante Università Teologica Francescana che forma oggi giovani sacerdoti africani di tutti i paesi anglofoni, dal Sudafrica al Kenya.