P. Italo Scoccia, missionario comboniano, ci scrive dal MOZAMBICO


Padre Italo Scoccia, missionario comboniano in Mozambico, appartiene alla diocesi di Camerino, essendo originario di Ripe San Ginesio. Pertanto, non essendo un missionario della nostra diocesi di Fermo, non ce ne siamo mai occupati direttamente. Però è un nostro amico di vecchissima data e scambiandoci gli Auguri di Buon Natale, ci ha mandato un lettera inviata oggi ai suoi parenti ed amici. Dal momento che anche i nostri mezzi di comunicazione nazionali stanno cominciando a parlare del Mozambico che è di nuovo sull’orlo di una nuova guerra civile, ci sembra opportuno farla conoscere anche agli amici che ci seguono.

Padre Italo Scoccia

Chitima, Natale, 2024.

Carissimi Parenti e Amici,
Pace! E buon Natale!

Sono tornato in Mozambico e appena messo piede a Maputo, mi sono reso conto della situazione. Non ho trovato nessun mezzo di trasporto pubblico o privato che mi portasse a casa. (La nostra casa provinciale è al centro della città). Erano in corso delle manifestazioni. Ho dovuto rimanere in aeroporto tutto il giorno fino alle sette di sera quando mi sono potuto imbarcare sull’aereo che mi portava a Tete. Poi il viaggio è continuato come previsto.

Per me tutto bene, ma per questo nostro caro Mozambico non va proprio bene! Ieri il Consiglio Costituzionale ha proclamato i risultati delle elezioni politiche del 9 ottobre scorso e già s’è scatenata la furia delle contestazioni. Soprattutto nella capitale e nelle città più importanti si moltiplicano le manifestazioni contro il regime corrotto, che con frode elettorale si perpetua nel potere, alle spalle di un popolo che soffre un continuo e ingiusto impoverimento. I nostri vescovi hanno chiesto di pregare e adoperarci nella costruzione di un clima di rispetto, onestà e pace. La situazione non è bella: siamo sull’orlo di una rivoluzione (meno “armata” che sia possibile, speriamo!).

Qui a Chitima ancora pare tutto tranquillo. I partiti di opposizione qui sono praticamente inesistenti. Anche i nostri agenti pastorali sono tutti sul carrozzone del governo e bisogna stare attenti a come si parla perchè, logicamente, noi preti siamo tutti costantemente “controllati”…

Ora il problema maggiore qui è la siccità. La prima stagione di semina è andata perduta per mancanza di pioggia. Il clima è infuocato. Tutti i giorni si supera la massima di 40°C e tutto è secco. Anche per gli animali non c’è acqua e pasto sufficiente. I contadini vendono una capra per appena 10 o 15 euro prima che muoia di fame e di sete. Persino una vacca è venduta a meno di cento euro! Speriamo, speriamo, speriamo, ma ci da pena (rabbia!) che accanto a noi scorra un grande fiume come lo Zambesi senza che la povera gente possa approfittare di tanta abbondanza d’acqua. (Il progetto c’era e anche i soldi… ma questi si sono persi in tasca di autorità governative corrotte!).

Carissimi, non vi voglio rattristare con i nostri problemi: già ne avete abbastanza per conto vostro! Eleviamo il nostro sguardo al Signore. Mi ispira il libro della Sapienza 18,14ss. “Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte era a metà del suo corso… (abbiamo fatto di questo “mondo” un’ “ira di Dio” ma, grazie a Dio, c’è ancora speranza) …l’ira non durò a lungo, perchè un uomo incensurabile si affrettò a difenderli… (Gesù è il nostro difensore.)

Questa sera, nella Santa Notte, vi penserò e pregherò per ciascuno di voi e per i vostri cari. Dio è in mezzo a noi e non ci abbandonerà mai.

Un fortissimo abbraccio a tutti. Vi voglio bene. Sempre vostro.

Italo.

La cartina del Mozambico. La missione di padre Italo Scoccia, CHITIMA, si trova nella regione di Tete