Il 27 Febbraio 2024 abbiamo ricordato a Montegiorgio i dieci anni dalla scomparsa in Bangladesh del missionario Lucidio Ceci, originario della stessa Montegiorgio e vissuto in Bangladesh per oltre 50 anni a servizio della scolarizzazione delle fasce più povere della popolazione e soprattutto delle etnie tribali non bengalesi. L’associazione ALOE lo aveva conosciuto esattamente nell’anno 2000 e da allora lo ha seguito e appoggiato fino alla fine, avvenuta nella notte del 27 febbraio 2014, presso l’aula scolastica posta al terzo piano del liceo di Lama, aula che era diventata la sua casa e il suo quartier generale. Aula dove i suoi collaboratori bengalesi dell’associazione di maestri bengalesi SHUKTARA, a cinque anni dalla sua morte, nel febbraio del 2019, hanno voluto collocare una lapide commemorativa in suo onore, a perenne ricordo di lui.
In questi dieci anni Lucidio non è mai stato dimenticato dalla sua comunità di origine. Nel maggio dello stesso 2014, il comune di Smerillo gli ha dedicato la piazza principale del paese, che ora si chiama “Piazza della solidarietà – Lucidio Ceci”; piazza da cui parte e arriva la Marcia per la Solidarietà che ALOE ha promosso inizialmente proprio per appoggiare il suo progetto scolastico in Bangladesh e alla quale lui stesso ha partecipato tre volte, nel 2004, nel 2006 e nel 2009, facendo coincidere il suo rientro in Italia con la Marcia stessa.
Nell’ottobre del 2015 Montegiorgio ha deciso di intitolare la locale scuola primaria del paese, la scuola che Lucidio aveva frequentato nei primi anni trenta, al suo nome e da allora si chiama “Scuola Primaria Lucidio Ceci” a motivo della rivoluzione scolastica che questo grande montegiorgese aveva realizzato in Bangladesh lungo tutto l’arco della sua missione in quel paese, ma soprattutto negli ultimi venti anni della sua vita a contatto con le popolazioni tribali del sudest del paese.
Due anni dopo, la stessa comunità montegiorgese decise di dedicare a lui una lapide commemorativa nella piazza del paese, lapide che fu inaugurata anche con la presenza dell’ambasciatore del Bangladesh in Italia. Una lapide che oltre alle scritte di rito, contiene a perenne memoria, due delle sue espressioni più tipiche e caratteristiche della sua vita: “Niente è più vero e più necessario di un sogno” e “La vita è un fiore da donare altrimenti appassisce per niente”. Una lapide quindi che perennemente ricorda ai lettori il senso più profondo della sua vita donata per gli altri.
Nel 2019, come abbiamo ricordato sopra, è stata la volta dei suoi collaboratori bengalesi a ricordarsi di lui con un convegno, una onorificenza e una lapide posta nella suola dove lui era vissuto negli ultimi anni della sua vita. Con tutto questo però, rimaneva ancora una cosa da fare: la sistemazione della sua tomba preso la chiesa cattolica di Bandarban, dove era stato sepolto semplicemente nella terra con una nuda croce a ricordare il suo nome. Dove però la rigogliosa natura di quelle zone e una diversa cultura nei confronti della morte, avrebbe prima o poi cancellato del tutto le tracce della sua tomba, come avviene per ogni povero di quella terra.
Come Associazione ALOE avevamo più volte sollecitato il nostro ultimo referente fra i missionari saveriani del Bangladesh, Padre Pier Luigi Lupi, grazie al quale possiamo ancora continuare a sostenere una delle scuole di Lucidio, nel villaggio di Sangli Mro, a promuovere presso chi di dovere una migliore sistemazione della tomba stessa del nostro carissimo amico Lucidio. Finalmente quest’anno si sono create le condizioni per la realizzazione dell’opera. Nei giorni scorsi, infatti, è stata realizzata una semplice tomba in muratura che permetterà, nei tempi avvenire, un degno ricordo di questo grande missionario, nella sua terra di elezione.
Siamo pertanto felicissimi di poter mostrare qui la foto di questa realizzazione: una tomba, sì, ma una tomba a perenne memoria di una persona ancora viva non solo nel ricordo di chi lo ha conosciuto personalmente e direttamente, ma anche di chi è venuto a conoscenza di lui attraverso i suoi stessi scritti o di quelli che parlano di lui, sia in Bangladesh che in Italia. La cosa più bella che vogliamo segnalare è che nella cerimonia per la sua tomba nuova, fiori e ghirlande sono stati portati da alcuni ragazzi e ragazze della sua scuola di Sangli Mro che ALOE continua ancora a sostenere e nelle cui aule hanno ancora appeso un poster con il volto del Maestro Lucidio.