In Bolivia una situazione assolutamente drammatica


“Carissimi amici di Aloe, buon giorno. Qui in Bolivia in questo momento c’é una fortissima crisi sia per mancanza di combustibile sia per mancanza di valuta e di conseguenza i prezzi sono alle stelle.

Questa che vedete è la foto delle file che la gente deve fare per poter acquistare carburante. Pregate perché non  si sa cosa potrà succedere a breve. Un caro saluto. Ermelinda. “

Questo è stato il messaggio che la missionaria originaria di Mogliano (MC) Ermelinda Sergolini ci ha inviato qualche giorno fa dalla Bolivia.

In Bolivia infatti è in atto, ormai da mesi, una drammatica situazione di grave crisi economica causata dall’estrema scarsità di carburante, dall’aumento incredibile dei rezzi per i beni di prima necessità e dalla diminuzione delle riserve valutarie.
Anche i vescovi sono intervenuti con un drammatico comunicato, diffusa il 13 marzo 2025 dalla Conferenza Episcopale Boliviana di cui ha scritto in italiano una breve nota il SIR (Servizio Informazione Religiosa) , l’agenzia cattolica di informazione.

Alle stazioni di servizio ci sono lunghe code di veicoli in attesa di rifornirsi, come si può vedere nella foto sopra pubblicata. ma le pompe sono a secco. Fino a qualche anno fa la Bolivia era uno dei maggiori esportatori di gas naturale dell’America del Sud, ma oggi sta attraversando una grave crisi economica, e il paese non è più in grado di importare carburante. Il poco che c’è viene venduto a prezzi altissimi. Non manca solo il carburante per le macchine, ma anche il gas delle bombole che la gente usa per cucinare, come si può vedere nelle foto seguenti che mostrano code di gente in attesa di poter acquistare una nuova bombola di gas restituendo la vuota.

Il carburante in alcuni posti è razionato e in altri manca del tutto. Questo rende complicata la distribuzione dei prodotti alimentari in tutto il paese: senza carburante per i propri mezzi, gli agricoltori non riescono a portare i prodotti ai mercati, che quindi sono scarsamente riforniti e hanno prezzi molto alti. La scarsa disponibilità di prodotti, dovuta sia alle difficoltà nella circolazione delle merci sia alla ridotta capacità del paese di importare beni di consumo, fa sì che il loro prezzo aumenti.

E’ davvero sconfortante constatare che i nostri mezzi di comunicazione non hanno assolutamente nulla da dire su questa drammatica situazione che la Bolivia sta vivendo. L’unica attenzione è rivolta alla guerra in Ucraina e in Palestina e anche qui una attenzione spesso assolutamente di parte tanto da far pensare onestamente che siamo di fronte ad una vera e propria informazione di regime.

L’associazione Aloe è vicina ad Ermelinda Sergolini, missionaria originaria di Mogliano che vive ed opera a Montero una città della Bolivia. Ermelinda, con le sue sorelle delle Missionarie Francescane di Padre Kolbe, è vicina alla gente più povera e misera della periferia di Montero, dove le famiglie vivono ammassate anche in venti in una stanza e pertanto sono sempre in strada. ALOE, grazie al contributo dei propri sostenitori ha appena inviato ad Ermelinda la somma di 2.000,00 euro per un progetto musicale destinato ai Meniños de rua in modo da poterli togliere dalla strada ed insegnar loro a suonare degli strumenti musicali; e per la distribuzione di generi alimentari per le famiglie del quartiere tra le più bisognose.

Il Comunicato della Conferenza Episcopale Boliviana al Popolo Boliviano

“Non temere, perché io sono con te, ti sosterrò sempre con
la destra della mia giustizia. (Is 41,10)

Caro popolo boliviano,

In questi tempi di incertezza e sfide, la Conferenza Episcopale Boliviana desidera esprimere la sua vicinanza e il suo sostegno a ciascuno di voi. Le misure annunciate dal Governo rappresentano un tentativo di affrontare l’attuale situazione che colpisce la nostra nazione. Apprezziamo lo sforzo di attuare azioni che mirano a migliorare l’organizzazione e sostenere la produzione, oltre a prendersi cura dell’economia nazionale.

È essenziale che, come boliviani, ci uniamo e insieme ai settori pubblici e privati ​​e ai cittadini, cerchiamo di superare le sfide che ci vengono presentate.

Tuttavia, anche data la complicata situazione che stiamo vivendo come Paese, riteniamo che le soluzioni proposte non risolvano il problema, poiché non correggono la situazione fondamentale che il Paese sta soffrendo: ovvero la crisi economica e sociale. Crediamo che si debbano proporre misure strutturali, come l’importazione di petrolio greggio esentasse affinché la popolazione non soffra, la riduzione della spesa pubblica, la promozione delle esportazioni, il rafforzamento degli investimenti privati, il cambiamento del modello economico che passi da un’economia di ridistribuzione a un’economia di generazione di ricchezza, misure che risolvano veramente i problemi della Bolivia. È necessaria una trasformazione strutturale verso un sistema economico sostenibile e non solo palliativi momentanei che non risolvono il problema di fondo.

Siamo preoccupati per le famiglie boliviane che non possono guadagnarsi da vivere con i loro lavori semplici e soddisfare i bisogni delle loro famiglie. La Chiesa si impegna ad essere un faro di speranza e uno spazio di incontro. Siamo qui per ascoltare, accompagnare e aiutare.

Insieme possiamo superare queste avversità e costruire un futuro più giusto e prospero per tutti. Non perdiamo la fede, rafforziamo la speranza e siamo creativi negli atteggiamenti di carità.

Che nostra Madre, la Vergine della Speranza, ci aiuti in questi momenti che viviamo.