A CHE PUNTO SIAMO CON IL PROGETTO?
A partire dalla fine del 2022 e lungo tutto il percorso del 2023, l’associazione Aloe insieme ad altre associazioni del territorio, il circolo Legambiente di Porto Sant’Elpidio e il Circolo Laudato si di Montottone, costituitesi in rete come “Cuore Amazzonico”, hanno proposto un progetto da realizzare nella foresta amazzonica peruviana, dove vive ed opera padre Mario Bartolini, progetto denominato “Alberi per l’Amazzonia” e finalizzato alla proposta di una agricoltura rispettosa della foresta e alla riforestazione delle zone degradate della foresta stessa. Il progetto fa parte dell’azione portata avanti dalla “Pastorale della Terra”, un organismo del Vicariato apostolico di Yurimaguas guidato da una collaboratrice di padre Mario, Suor Lucero Guillen Corneio. A fine settembre siamo riusciti ad inviare la somma di 3.000,00 euro che era quanto avevamo raccolto sino ad allora. Suor Lucero ha messo subito a frutto tale somma e ora, dopo quattro mesi, ci invia il rendiconto di quanto realizzato con essa. Qui di seguito vi presentiamo tale relazione.
1. Presentazione della situazione
“Cuore amazzonico. Ci aiuterai a piantare nuovi alberi in Amazzonia”! Questo motto è l’impegno a portare avanti il compito di incoraggiare la popolazione che abita i territori amazzonici a non disboscare ma a piantare sempre più alberi, in tutti i luoghi dove il suolo grida protezione e possa offrire i suoi benefici. Molte persone e famiglie di diverse comunità sono ormai su questo cammino; ad esse la Pastoral de la Tierra propone di lavorare i propri appezzamenti con sistemi agroforestali che imitano lo sviluppo della foresta stessa e di occuparsi della stessa riforestazione, elemento molto importante per la popolazione rurale, indigena e non indigena dell’Amazzonia.
Le foreste hanno sempre fornito cibo, frutta e animali selvatici. Allo stesso modo, le fonti d’acqua – come fiumi, ruscelli, stagni e laghi – fornivano loro sempre pesci. Da alcuni anni questa abbondanza è entrata nella spirale della scarsità. Se le famiglie non iniziano a sviluppare la piccola agricoltura, la fame peggiorerà. È necessario e urgente recuperare la foresta. Meno foreste, significa maggior riscaldamento e maggiore difficoltà di produzione del suolo. Per questo motivo progettiamo piccoli appezzamenti dove impiantare una varietà di colture, a breve, medio e lungo termine. È necessario inoltre recuperare l’acqua che sta scomparendo a causa dell’abbattimento indiscriminato degli alberi ad alto fusto per l’espansione delle superfici agricole sia familiari che soprattutto aziendali impegnate nelle monocolture come papaya, palma da olio, cacao e altri.
La riforestazione è compito di tutti. Una consapevolezza ambientale a tutte le età, renderà possibile un territorio recuperato.
2. L’attività delle riforestazione
In Amazzonia attualmente piove abbondantemente ma allo stesso tempo c’è un caldo intenso. Le piogge sono un motivo per famiglie e comunità per riavviare la riforestazione, che può avvenire appunto sia a livello comunitario che familiare.
Riforestazione in aree comunitarie
Per l’attività di riforestazione possiamo citare in particolare due comunità: la comunità di Roca Fuerte e la comunità di Raul Montenegro.
Nella Comunità di Roca Fuerte, opera una organizzazione di Donne Ambientaliste che promuove e fissa il calendario per il rimboschimento e la pulizia delle aree critiche. Questa organizzazione è riuscita a diventare molto influente a livello comunitario, tanto che, al suo appello, partecipano molti uomini, donne, bambini e giovani. Hanno l’esperienza di aver recuperato l’acqua da una delle poche fonti d’acqua che attraversavano la comunità, il torrente Motelo. È grazie al rimboschimento che si è riusciti a far scorrere nuovamente l’acqua attraverso il torrente e a soddisfare le diverse esigenze della popolazione.
La Comunità di Raúl Montenegro lavora sulla riforestazione come strumento per aiutare il territorio a riprendersi, ma anche come strategia per difendere i propri territori da una compagnia petrolifera che intende monopolizzare le terre che occupano con le loro coltivazioni e la foresta che permette loro di avere un clima migliore per il loro lavoro sulla terra.
Rimboschimento negli appezzamenti
Sono molte anche le famiglie impegnate singolarmente nel rimboschimento dei propri appezzamenti per migliorare il paesaggio, il suolo, il clima e la biodiversità. Il rimboschimento è perseguito su tre livelli: nel proprio appezzamento di terra a seconda del progetto che hanno realizzato e delle colture a cui danno priorità; sui confini dei propri terreni e ai piedi delle sorgenti d’acqua in modo da recuperare l’acqua. Con il rimboschimento degli appezzamenti si ottiene anche una migliore produzione e quindi un miglioramento generale delle condizioni di vita delle famiglie.
Più alberi per l’Amazzonia.
Dell’intero gruppo di comunità con le quali siamo in relazione come vicariato, circa 74 comunità, in questa prima fase siamo riusciti a raccogliere informazioni da 6 comunità. Durante questo periodo, a partire dal mese di novembre, queste sei comunità hanno realizzato il rimboschimento di 2.211 piante di diverse specie: mogano, cedro, capirona, aguaje, vite, punga, paliperro, quinilla, marupa, huairuro, papelillo. In ognuna di queste sei comunità ci sono state delle persone che si sono incaricate di tenere aggiornato un registro della riforestazione riguardante l’intera comunità.
Man mano che tutte le comunità vengono visitate e i responsabili delle stesse aiutano a raccogliere le informazioni, aggiorneremo le informazioni. Questa cifra di 2.211 piante è solo una parte di quelle che consideriamo effettivamente rimboschite, in quanto gli incaricati della registrazione non sono sempre riusciti a raggiungere tutti. Inoltre tutti aspettavano che le piogge riprendessero le loro attività e da novembre abbiamo avuto piogge intermittenti.
Spese effettuate
Sostenere le famiglie e le comunità contadine con il budget inviato ha significato fornire loro formazione e alcuni strumenti di base affinché possano sviluppare più facilmente le loro attività. A causa della precarietà economica, molte di queste famiglie infatti non hanno potuto acquistare la propria attrezzatura. Pertanto la somma di 3.000,00 euro che abbiamo ricevuto in settembre è stata interamente investita nelle seguenti spese:
- sacchetti per piantare e far germogliare i semi scelti e raccolti nel tuo territorio in modo da costituire un proprio piccolo vivaio per la propria azione di riforestazione
- libri fotocopiati, per l’autoformazione, soprattutto per gli agricoltori che hanno un livello di conoscenza più avanzato, che poi condividono con i colleghi della comunità. In questa occasione siamo riusciti ad ottenere una copia di due libri scritti, i cui autori conoscono l’agricoltura e i suoli amazzonici per esserci vissuto ed averci operato per migliorare i suoli e la vita della gente.
- Forbici, lame e cesoie varie per l’innesto e la potatura.
- Rami da innesto, prelevati da piante molto produttive di vari frutti come cacao, limone ed altri. In base agli ordini richiesti, vengono selezionati e preparati affinché resistano al viaggio e arrivino in buone condizioni per essere innestati.
- Supporto di consulenza legale per la predisposizione di una proposta di Ordinanza Comunale e di Regolamento per la realizzazione di Centri Urbani detentori di territori comunitari.
Quest’ultimo punto è una azione molto qualificante e molto importante. Si tratta di una azione legale di politica pubblica che consiste nel presentare una proposta di Ordinanza Comunale e di Regolamento per la realizzazione giuridica di Centri Abitati. Si tratta di un’attività portata avanti dalla Pastorale della Terra a partire dal 2006 e che consiste nell’accompagnamento di molte comunità fluviali o meticce, formate da un numero non sufficiente di persone per poter essere dichiarate centro abitato, ma che sono vive da molti anni e hanno di fatto istituzioni funzionanti al loro interno come le scuole. Abbiamo deciso di iniziare a gestire il riconoscimento di territori comunali e abbiamo raggiunto un accordo per fare un’ordinanza e un regolamento che regoli la creazione delle Comunità e dei loro territori forestali di pertinenza. Per questo lavoro abbiamo bisogno ogni volta della consulenza di un avvocato
CONCLUSIONE
L’impegno a recuperare i suoli, rendendoli produttivi con colture e foreste, è già un atteggiamento presente in un certo numero di famiglie nelle comunità che accompagniamo come Pastoral de la Tierra.
Il sostegno di questa prima fase è servito a far avere gli strumenti di base alle famiglie che partecipano alla proposta e che ne sono sprovviste. In questo modo migliorano il loro lavoro in termini di tempo e qualità.
Ogni famiglia e comunità definisce le proprie priorità in base ai suoli, agli spazi degradati e alle piante autoctone che producono semi per una crescita migliore e più rapida.
Ringraziamo tutti coloro che si uniscono a noi in questo compito di rendere la crisi climatica un’opportunità per ricongiungersi con Madre Natura ed essere attivi nel suo recupero.
Yurimaguas, 12 febbraio 2024
Luz Guillén Cornejo
Coordinatore della Pastorale della Terra
Vicariato Apostolico di Yurimaguas