Progetti nelle Filippine


I missionari del PIME nell’Isola di Mindanao

L’isola di Mindanao è una delle più importanti regioni dell’arcipelago delle Filippine. La gente delle Filippine è prevalentemente di religione cattolica, ma nell’isola di Mindanao esiste una forte minoranza musulmana che vorrebbe la sua autonomia dal paese.

E’ qui che ci sono stati diversi rapimenti di missionari da parte dei gruppi islamisti per dare notorietà alla loro lotta. Ultimo in ordine di tempo è stato il rapimento di padre   Giancarlo Bossi che nel 2007 rimase diversi mesi nelle mani dei miliziani islamici prima di essere liberato anche su interessamento della Farnesina.

Sempre in questa stessa isola di Mindanao, davanti alla sua parrocchia di Arakan, North Cotabato, è stato assassinato, nell’ottobre del 2011, Padre Fausto Tentorio, martire della giustizia.  Padre Fausto Tentorio, da oltre 32 anni lavorava a stretto contatto  con gli indigeni del luogo, i Manobos, nella formazione e organizzazione delle  loro piccole comunita’ montane. Cercava cosi’ di rispondere alle loro necessita’  e speranze quotidiane, lavoro e scuola, ma ‘rispondere’ voleva anche dire  affrontare forze molto potenti interessate piu’ ai beni materiali e interessi  personali che a quelli di fratellanza locale e universale. Diversi anni fa era  gia’ stato oggetto di minaccia da parte di un gruppo armato appartenente al clan  Bagani. In quella occasione fu protetto dagli stessi indigeni Manobos».

Padre Ilario a Mindanao

Padre Ilario a Mindanao

In questa stessa isola lavora, anche lui da oltre trent’anni, Padre Ilario Trobbiani, missionario del PIME come padre Bossi e padre Tentorio, originario di Corridonia (MC). Padre Ilario viveva nella stessa fraternità di Padre Giancarlo Bossi e anche lui ha subito minacce di rapimento. L’associazione Aloe è in contatto con lui, anche se la comunicazione non risulta sempre facile, e appoggia alcuni suoi progetti in favore della gente.

 

PROGETTO

COSTRUZIONE DI UN POZZO A MINDANAO

Costruzione di un pozzo per l’approvvigionamento di acqua potabile, a Sampoli, presso la Missione di Padre Ilario Trobbiani nell’isola di Mindanao a sud delle Filippine.

RESPONSABILE:

P. Ilario Trobbiani, missionario del PIME, nativo di Corridonia, dal 1978 vive e lavora a Zamboanga nel sud dell’isola di Mindanao, Filippine.

 

CONTESTO:

A Mindanao persiste da tempo una instabilità politica con frequenti episodi di violenza, inoltre l’isola è gravata da povertà generale, mancanza di assistenza sanitaria ed infrastrutture; i gruppi indigeni vivono in uno stato di isolamento ed abbandono.

La Parrocchia di S.Lorenzo Ruiz , dove opera P. Ilario Trobbiani, è composta da 16 villaggi sparsi su un territorio difficile da raggiungere; gli abitanti riescono appena a sopravvivere con la coltivazione del riso, poiché il costo d’affitto dei terreni e alto ed il raccolto è scarso. P.Ilario, dopo aver avviato due progetti, uno agricolo a sostegno dei contadini, ed uno scolastico per accogliere ed istruire i bambini delle famiglie più povere, ha notato urgente necessità di acqua potabile.

 

OBIETTIVI:

Con la costruzione del pozzo e l’accesso all’acqua potabile, gli abitanti di Sampoli e dei villaggi vicini, potranno migliorare le loro condizioni di salute e di vita. Diminuiranno, soprattutto tra i bambini, le malattie dovute al consumo di acqua sporca, malattie che attualmente sono molto diffuse; ed inoltre sarà possibile avviare piccoli allevamenti di animali domestici che contribuiranno al sostentamento e all’ economia familiare.

 

ATTIVITA’ E COSTO:

Escavazione del pozzo; costruzione di una cisterna; incanalazione dell’acqua in diversi punti dove sorgeranno piccole fontane a cui potranno accedere gli abitanti locali e quelli dei villaggi vicini. Il costo minimo per avviare il progetto è di € 6.000,00

Padre Ilario ci chiede di aiutarlo in questa sua iniziativa e ci ringrazia per ciò che riusciremo a fare.

LETTERE

LETTERE DI PADRE ILARIO

Zamboanga, 12 Ottobre 2009

Redazione ALOE
Pace e gioia nel Signore!

Chiedo scusa se non potei avere che un veloce incontro con voi in Italia. E vi ringrazio della vostra disponibilità a darmi qualche aiuto per le mie attività . Come vi accennai, oltre l’attività pastorale, sono impegnato con il progetto scolarizzazione dei ragazzi poveri e promozione dei piccoli agricoltori. Questi sono vittime di strozzinaggio e sono sempre carichi di debiti. Li ho organizzati in gruppi di cinque famiglie, che si aiutano e mettono insieme le risorse. Io do il fondo per lavorare e poi al raccolto un quarto lo mettono a fondo comune; fino a raggiungere un certo capitale che li difende dalla necessità di indebitarsi. Per essi ho messo in piedi un Rice Mill, una piccola aia cementata per essiccare il Palai (Riso con ancora la pula), e un magazzeno deposito, che permette di non vendere subito al prezzo imposto. Spero di poter aggiungere un 1500 metri quadrati di area cementata, e di fornire anche un camion per la raccolta e il trasporto del Palai, senza dipendere dai grandi commercianti. Tutti i gruppi poi sono organizzati in cooperativa legalmente registrata.

Il progetto scolarizzazione vuol dare la possibilità di scuola ai più poveri che non potrebbero neppure frequentare le elementari. Per un gran numero l’aiuto comprende anche vitto, alloggio e vestiario. La scuola statale dell’High School è a poca distanza dalla parrocchia. Ho organizzato qui un ostello per ragazzi e per ragazze. Vi accolgo quelli che hanno bisogno di tutto per andare a scuola. Quest’anno ho qui centoventi fra ragazzi e ragazze dell’H.S. Mi aiutano nella gestione e nell’assistenza alcuni che hanno già finito il College. E’ in attuazione il progetto di avere qui anche il College. Dovrebbe cominciare presto, se le lungaggini burocratiche lo permetteranno; ma nel peggiore dei casi si comincerà il prossimo giugno. Attualmente gli studenti del College ne ho novanta, sparsi nelle varie scuole statali, piuttosto lontane.

Non nascondo che questo progetto della scolarizzazione fino al College mi dà non pochi grattacapi per fronteggiare tutte le spese. Ma il problema più urgente, come accennai è l’acqua potabile. Ho comprato un terreno confinante dove c’è una sorgente che fa sperare bene. Quindi si tratta di scavare il pozzo, fare una cisterna ampia sulla collina sovrastante e da qui incanalare l’acqua nei vari ambienti. E’ per questo progetto che vi chiedo aiuto. Il costo totale prevedo sia l’equivalente di 6.000,00 Euro. Se mi potete aiutare in tutto o in parte ve ne sono molto grato e con me questi ragazzi. L’offerta potete versarla al PIME di Milano con la chiara indicazione del progetto, oppure tramite mio nipote Trobbiani Silvio di ABIT A, Corridonia.

La situazione qui è piuttosto precaria per la stragrande maggioranza, che vive del lavoro aleatorio: seminare, mondare e mietere il riso in campi altrui, con una entrata che a mala pena sostiene la vita quotidiana a base di riso e pesce secco, ma assolutamente non può far fronte alla minima emergenza. In questi tempi, poi, la precarietà è aggravata dalla situazione sociale. Siamo in un clima teso, come sapete, e la paura contribuisce ad accrescere la difficoltà economica.

Tanti grati saluti e auguri di ogni vero bene nel Signore. A Lui una preghiera reciproca. Specialmente per la pace. In lui soltanto è riposta la nostra speranza di pace.

 P. Ilario Trobbiani

Zamboanga 25 Agosto 2010

Franco Pignotti – Redazione Aloe
Pace e gioia nel Signore!

Un vivissimo ringraziamento a tutti e a ciascuno per il prezioso aiuto. Abbiamo il pozzo, la cisterna e l’impianto che dalla cisterna porta l’acqua a tutti gli ambienti. E’ una vera benedizione. Specialmente perché, oltre alla presenza per le varie attività pastorali, abbiamo qui 13° studenti dell’High School e del College.

Dopo tanti ostacoli burocratici, finalmente lo scorso luglio si è aperto qui in Sampoli il College: di comune accordo fra il Governo, l’Istituto WIMSU e la parrocchia. Usano temporaneamente i locali parrocchiali.

Io, con la benedizione del vescovo, ho caldeggiato fortemente la cosa. La ragione di un College qui a Sampoli è la situazione finanziaria della maggior parte delle famiglie. Nell’ambito della parrocchia ci sono ben sei High School, e la maggior parte dei giovani non potrebbero frequentare il College nei grandi centri; una spesa impossibile per la maggior parte delle famiglie: spese di viaggio, vitto e alloggio, oltre al costo scolastico. Sono ottanta i giovani di questo primo anno. I corsi per ora sono: magistero (insegnanti di High School ed Elementari) agricoltura e computer.

Per me tuttavia costituisce un problema non indifferente. Più della metà degli studenti sono in convitto qui nella parrocchia, spesati quasi al completo: vitto, alloggio, retta scolastica, divisa. D’alytra parte le loro famiglia sono povere sul serio. Come si fa a non aiutarli?

C’è anche il problema della sala computer: ho solo tre computer per ora. Per ottobre, quando comincia regolarmente la sezione computer, ne devo aggiungere altri. E inoltre la biblioteca. Poco a poco sto acquistando i libri essenziali per la consultazione scolastica a livello di High School e College. Chissà che non ci sia qualcuno che possa dare una mano ad arricchire la sala computer o la biblioteca! O magari sostenere la spesa scolastica di qualcuno: circa 300 €. E’ possibile un piccolo progetto per questo College in San Lorenzo Ruiz Parish?

Di nuovo tanti ringraziamenti anche da parte di questi studenti. Nella nostra messa quotidiana c’è sempre la loro preghiera per i benefattori. Al Signore il ricompensarvi. Ciao e tanti auguri di ogni vero bene.

Uniti nella preghiera.

  P. Ilario Trobbiani

 

VIDEO

P. Ilario ci racconta la sua missione a Mindanao