Diamo ali ai nostri sogni


 

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Domenica 14 Febbraio 2016, alle ore 17.00, presso la Casa delle Associazioni di Fermo, si parlerà di “sogni” e di come “imparare a sognare“: un evento organizzato da Jacaranda, davvero azzeccato per il giorno di San Valentino! Il cantautore Angelo Ricci e la psicoterapeuta Barbara Pezzotta presenteranno il progetto “Sognatori Svegli”, un blog che intende dar voce a storie di vita, di cambiamento, di sogni non lasciati nei cassetti ad ammuffire. Tra le prime avvincenti storie, quella di tre marchigiani. Il progetto sta già riscuotendo una bel successo. Ma lasciamo la parola allo stesso Angelo Ricci, che ce lo presenta in anteprima.

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Il mondo dei Sognatori Svegli è un posto in cui si raccontano storie. Storie di persone che cercano di realizzare la propria idea di felicità anche percorrendo strade alternative, a volte tortuose o mai battute.

Racconti di aspirazioni personali, sociali e imprenditoriali che possono ispirare altri sognatori e altre storie che devono ancora accadere.

I Sognatori Svegli sono coloro che riescono a costruire un progetto concreto partendo da un sogno e che mettono lavoro, caparbietà e progettualità al servizio della propria immaginazione.

In questo spazio cercheremo di esplorare quali sono i valori, gli ideali, i meccanismi di pensiero che spingono i Sognatori Svegli a cambiare vita, rompere gli schemi e seguire le proprie aspirazioni e il proprio talento.

Qual è la scintilla che può riaccendere una passione e permettere di esprimere il nostro reale valore?

Che cosa accadrebbe se indirizzassimo i nostri sforzi, la volontà, la creatività verso quelli che sono i nostri desideri senza più reprimere la spinta naturale all’auto-realizzazione?

Il progetto è partito ufficialmente il 13 gennaio 2016 e vede già pubblicate le prime sei storie. Storie di persone comuni che hanno fatto scelte controtendenza o che si sono letteralmente inventate una professione.

A me piace chiamarli gli “Ispiratori” perché lanciano messaggi su come si possano concretizzare anche le idee che inizialmente possono apparire come delle scelte folli.

Parliamo per esempio di Lara Lucaccioni che ha lasciato il suo impiego in un una libreria per costruire attorno al talento della sua risata, non solo una professione che continua a regalarle soddisfazioni in tutta Italia, ma una vera e propria missione nel portare il benessere sul territorio attraverso la pratica di una disciplina che si fonda su basi scientifiche consolidate.

Questo è solo un esempio.

La cosa bella che ho riscontrato da quando sognatorisvegli.com ha alzato il sipario è che, a distanza di nemmeno un mese, si è già creata una bella tribù di persone che scrivono, che parlano dei loro sogni e dei loro timori e soprattuto, non si sentono più sole e “strane”.

Sì, perché con la crisi occupazionale, per esempio, può sembrare assurdo che a qualcuno venga in mente l’idea di lasciare un posto fisso per seguire le proprie aspirazioni.  Invece poi scopri che non è affatto un caso isolato, anzi.

Questa è forse una delle cose più belle che sto vedendo accadere da quando il blog è partito.

E’ una sorta di carovana in cammino, ognuno con la propria idea di felicità dentro lo zaino.

Ci sono quelli che si sentono ingabbiati da una professione poco gratificante, quelli che un lavoro invece lo cercano, i precari senza mai alcuna certezza, chi si sente schiacciato da un mutuo e che vorrebbe mollare tutto, ma è capitato anche chi, via email, mi ha confidato di avere un lavoro prestigioso, una famiglia e una bella casa, ma di non riuscire a gioire perché c’è una sorta di voce interiore, un richiamo più grande che lavora come un tarlo, quasi a indicare precisamente una strada di rivoluzione dai soliti schemi.

Qualcosa che ricorda la scelta di francescana memoria, di lasciare tutto per seguire la propria strada, la propria vocazione nel mondo.

Alla fine,  siamo nati per essere esploratori, ma i ritmi, le paure e i condizionamenti di un certo modo di pensare ce lo fanno spesso dimenticare e così, troppe volte, diventiamo noi stessi artefici della nostra infelicità.

Attraverso le storie di queste persone, mi sembra di vivere una riscoperta dell’essenziale, la rivalutazione (finalmente) del concetto del tempo come risorsa limitata e, per questo, di inestimabile valore e di come, appunto, sia necessario impiegarlo nel modo migliore possibile.

Ho scelto di raccontare tutto questo perché credo che non ci sia un momento migliore per lanciare nell’etere questa sorta di segnale di fumo, perché il web con la sua velocità e l’idea di community è la piattaforma ideale per dire che ci sono altri possibili modi di vivere la propria vita, di mettere a frutto i propri talenti e arricchire di spirito e di entusiasmo se stessi e la comunità in cui viviamo.

Non c’è solo la crisi e un cielo plumbeo davanti a noi. L’immaginazione è sempre andata oltre, non vedo perché dobbiamo fermarci proprio ora, lasciandoci uccidere dal pessimismo o dal realismo esasperato che imbriglia le potenzialità inimmaginabili dell’azione applicata alla creatività.

Ho scelto di raccontare il tutto attraverso delle interviste con i diretti interessati perché, innanzitutto, sentire raccontare una storia dalla voce del protagonista è sempre la cosa migliore e poi perché è un contenuto che possiamo ascoltare quando siamo in una sala d’aspetto, in macchina, in treno, mentre laviamo i piatti e in tutte quelle occasioni in cui non sappiamo bene come occupare il nostro tempo.

In questi casi le soluzioni migliori sono due: un buon libro o, comunque, una buona storia.

Ci sono libri ispirati a storie vere.

Le nostre, sono storie vere che ispirano.

Vi aspetto il 14 febbraio a Fermo e sul blog www.sognatorisvegli.com

Angelo Ricci
Ideatore de “Il mondo dei Sognatori Svegli”

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